San Francesco di Paola

A San Michele di Ganzaria San Francesco è il  Copatrono  e le celebrazioni in suo onore ricorrono ogni 25 aprile. In realtà la vera festa inizia il giorno precedente, con l’uscita della reliquia del Santo, all’interno della quale è contenuto un pezzetto del suo mantello. A conclusione della processione il parroco invita i fedeli a recarsi davanti la Chiesa Madre per degustare la tipica “pasta di San Francesco”, una pietanza benedetta condita  con piselli, fave novelle, lenticchie, fagioli e finocchietto selvatico. Il giorno successivo il Santo viene omaggiato con una Santa Messa e dopo la celebrazione è portato in processione lungo le strade principali del paese accompagnato dalla banda musicale e dagli abitanti. Durante la processione i paesani e i devoti sono soliti offrire dei soldi e in cambio gli vengono consegnate delle immaginette raffiguranti il Santo e dei “cordoni”. I cordoni sono di lana e possono essere di colore bianco, nero o marrone: essi simboleggiano l’abito monacale dei frati, quale fu San Francesco. A conclusione vengono sparati fuochi d’artificio in suo onore e viene intonato un canto a lui dedicato che si tramanda da generazione a generazione, dal titolo “Inno a San Francesco”. Nel periodo antecedente la festa e precisamente una settimana prima, le famiglie che chiedevano o avevano ricevuto una grazia da San Francesco organizzavano “i virginerie”; si tratta di una tradizione tipica sammichelese che si è mantenuta col passare degli anni. In passato era usanza scegliere e invitare 13 o 26 bambine, alle quali veniva offerto come merenda il pane preparato dalle donne di casa. Il pane veniva portato dalle bambine in dei grossi cesti fino in Chiesa per assistere alla Messa. A conclusione del rito religioso sia le bambine che il pane venivano benedetti. Col passare degli anni sono stati coinvolti anche i bambini e l’usanza si è arricchita di “doni”; oltre al pane, viene oggi preparata la già citata pasta di San Francesco e bambine e bambini, dopo la benedizione, vengono invitati a pranzo proprio per degustare questa pasta, conosciuta in zona come “pasta ri virginerie”: lenticchie, piselli, fagioli, ceci, fave novelle e finocchietto selvatico, così come il  pane, sono il simbolo della carità di San Francesco ed era usanza, soprattutto in passato, distribuire la pasta in delle scodelle, in modo che i bambini la potessero portare anche ai propri familiari.